image
image
Orto e giardino 26 Settembre 2022

Mosca dell’olivo. Come e quando intervenire

Riconoscere i primi sintomi della sua presenza e intervenire rapidamente sono le uniche misure efficaci per proteggere le tue piante e il tuo raccolto.

Proseguendo con i nostri approfondimenti relativi ai parassiti e alle malattie che colpiscono le nostre piante, è tempo di fare riferimento alla “mosca dell’olivo“.

 

Considerata uno dei parassiti più rilevanti dell’oliveto, è importante conoscere le sue caratteristiche per poterla riconoscere in tempi utili e contrastare la sua diffusione.

 

 

Cos’è la mosca dell’olivo e come riconoscerla.

Il Bactrocera Dacus oleae, detto “Mosca dell’olivo”, è considerato il più importante parassita degli uliveti poiché è in grado di condizionare la quantità e la qualità delle olive nella maggior parte dell’area del mediterraneo. È, insieme a Prays oleae (tignola dell’olivo) e Saissetia oleae (cocciniglia mezzo grano di pepe), uno dei parassiti primari.

 

È un dittero della famiglia dei Tripetidi. Le sue larve si nutrono della polpa delle olive e scavano profonde gallerie all’interno del frutto.

 

Vediamone brevemente quali sono le principali sintomatologie a cui prestare da subito attenzione:

 

I primi sintomi si manifestano nelle olive verdi in crescita, dalle dimensioni di circa un pisello. Per individuarla è necessario l’aiuto di una piccola lente di ingrandimento. Da subito è possibile osservare la piccola crepa creata dalla femmina, generalmente a forma di V, all’interno della quale ha deposto l’uovo.

 

La fessura successivamente si espande e si trasforma in una macchia circolare di circa 1 mm, di colore marrone e delimitata da una striscia verde-giallastra. Le sue dimensioni aumenteranno progressivamente fino a raggiungere circa 5 mm di diametro. La sua colorazione in questa fase sfumerà verso il colore marrone-rossastro.

 

 

Il ciclo della mosca

La Bactrocera oleae sverna come pupa generalmente nel terreno (più raramente e solo nelle regioni a clima mite all’interno delle olive rimaste sull’albero).

 

Lo sfarfallamento degli adulti inizia in primavera mentre la deposizione delle uova avviene nelle olive verdi da giugno a luglio. Ogni femmina depone circa 200-250 uova, collocando normalmente un uovo per frutto all’interno della polpa.

 

L’uovo (circa 1 mm di lunghezza e bianco) schiude dopo pochi giorni, a seconda delle condizioni climatiche. La larva inizia subito a nutrirsi scavando gallerie nella polpa dell’oliva e raggiunta la maturità, si impupa o dentro il frutto stesso, oppure nel terreno; dopo circa una settimana sfarfalla l’adulto.

 

Il ciclo completo di sviluppo da uovo ad adulto dura circa tre settimane.

 

Alla 1a generazione ne seguono altre, il cui numero è variabile a seconda delle condizioni climatiche: nelle regioni più fresche si hanno circa 2-3 generazioni, mentre in quelle più miti si 6-7 generazioni.

Dobbiamo ricordarci che la durata e l’intensità di questo parassita dipendono in gran parte dalle condizioni climatiche e agronomiche di ciascuna coltura.

 

Come ci indica il bollettino fitosanitario regionale, gli sfarfallamenti della mosca iniziano a 14-18°C; la soglia termica per lo sviluppo degli stadi giovanili è di min. 9-11°C, max. 31-33°C. Un accumulo termico superiore ai 31°C di circa 70 ore determina l’abbassamento numerico delle popolazioni, l’arresto dell’attività riproduttiva degli adulti ed il riassorbimento delle uova. Queste caratteristiche legate all’andamento climatico rendono lo sviluppo di questo fitofago diverso in ogni territorio.

 

 

 

In che modo influisce sulle colture olivicole italiane?

Questo insetto, simile alla mosca domestica, ma di taglia più piccola, attacca esclusivamente il frutto e provoca danni diretti e indiretti agli uliveti.

 

– Danno diretto

La puntura nelle olive causata dalla mosca si riconosce ad occhio nudo (soprattutto dopo qualche giorno) così come le strette gallerie provocate dalle larve, che vivono e si nutrono all’interno del frutto. Tutto ciò produce una perdita di quantità dell’oliva, poiché diminuisce il peso e le prestazioni, potendo raggiungere perdite comprese tra il 3% e il 20%. Tale danno diretto diventa più elevato se si aggiunge la perdita dell’intera drupa per una cascola non recuperabile, specialmente quando l’attacco è precoce e la raccolta è tardiva.

 

– Danno indiretto

Quei frutti che sono stati colpiti dalla presenza della mosca possono cadere precocemente e in generale sono più soggette a infezioni causate da funghi, muffe e microrganismi indesiderati, che causano la putrefazione dei tessuti e alterano fortemente le caratteristiche chimico- fisiche e le qualità organolettiche del frutto, con conseguente diminuzione della qualità dell’olio.

 

Quando portiamo alla molitura delle olive molto infestate (oltre il 30%) osserviamo una maggiore acidità dell’olio, la perdita di polifenoli ed un aroma compromesso dall’odore della muffa. Quando invece la percentuale di infestazione è più contenuta la loro influenza nelle qualità del prodotto è molto ridotta, soprattutto se viene anticipata la loro raccolta e vengono molite in tempi brevi.

 

È bene quindi, nel caso di infestazioni tardive, se si è in prossimità della raccolta, di anticiparla.

 

 

 

Trattamenti per combattere la mosca dell’olivo

Non esistono cure risolutive ma è possibile mettere in campo delle misure preventive o curativa da adottare a seconda dello stadio di sviluppo dell’infezione. Dobbiamo in ogni caso tenere in considerazione due importanti soglie di intervento a seconda del prodotto, sia esso olive da tavola che olio. Nello specifico:

  • Per le olive da tavola: è necessario intervenire subito, quando si notano le prime punture.
  • Per le olive da olio: quando l’infestazione supera il 5-8%

 

– Misure preventive

All’interno delle misure preventive che possiamo realizzare:

 

  • Eliminare le pupe svernanti presenti nel terreno alla fine dell’inverno.
  • Effettuare una raccolta anticipata dell’oliva per ottenere un migliore qualità dell’olio
  • Effettuare trattamenti preventivi (adulticidi)

 

 

– Controllo chimico

Può essere fatto in due modi, o attraverso trattamenti curativi contro le larve o attraverso trattamenti preventivi contro gli adulti.

 

In primo luogo i trattamenti preventivi, ad inizio infestazione, possono essere effettuati attraverso delle trappole con esche proteiche avvelenate con deltametrina o acetamiprid o spinosad o lambdacialotrina (ricordiamo di fare sempre riferimento ai bollettini fitosanitari regionali per identificare il prodotto più adatto, numero di trattamenti etc.).

 

I trattamenti curativi vengono invece effettuati, al superamento della soglia, trattando gli ulivi con insetticidi autorizzati. È consigliato effettuare, regolarmente, una copertura della vegetazione con prodotti con effetto collaterale repellente- antideponente.

 

– Agricoltura ecologica

In questo caso vengono solitamente utilizzati trattamenti con esche. Per fare ciò, viene eseguita una cattura di massa di adulti o attract kill utilizzando dispositivi di plastica, contenenti ferormoni o una soluzione alimentare (fosfato di biammonio, proteine o sostanze zuccherine).

 

 

Ricordiamo che una pianta sana è comunque più resistente agli attacchi di batteri, parassiti e funghi. L’utilizzo di prodotti come il caolino, la zeolite, bentonite, polvere di basalto e prodotti rameici, miscelati in acqua e applicati sulla parte aerea degli olivi (compresa quindi l’intera chioma), offrono una protezione soddisfacente delle olive.

 

 

Aggiornamenti normativi

La Commissione Europea ha revocato le autorizzazioni dei prodotti fitosanitari contenenti fosmet. Il suo utilizzo è concesso esclusivamente fino al 1° novembre 2022.

In particolare la commissione ha considerato il rischio individuato dalle EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare), sia per i motivi ambientali che di salute, come inaccettabile.

 

 

Per tutti gli aggiornamenti in tempo reale sulla stato della diffusione della Mosca dell’Olivo nel nostro territorio è possibile fare riferimento ai bollettini fitosanitari della Regione Umbria: https://www.regione.umbria.it/agricoltura/bollettini-fitosanitari dove troverete indicate le modalità di campionamento, lo stato della diffusione della mosca dell’olivo, le soglie di intervento ed indicazione specifiche sui trattamenti.

 

Se hai qualsiasi tipo di suggerimento o domanda, contattaci pure saremo felici di supportarti.

 

 

 

Punto vendita
Punto vendita

Punto vendita

Il nostro punto vendita si trova a Perugia e occupa un’area di 9000 m2, di cui 2200 m2 coperti.

VIENI A TROVARCI
Assistenza
Assistenza

Assistenza

Garantiamo un contatto diretto con la nostra clientela, fornendo una continua consulenza, sia in ambito hobbystico che professionale.

INFO E CONTATTI
image

I migliori produttori sul mercato per offrirvi la massima qualità.

image

Offriamo solo prodotti e attrezzature di qualità, con la garanzia di oltre 50 anni di esperienza.

image

Spediamo i nostri prodotti in tutta Italia, isole comprese.

image

Siamo a Perugia, in via Settevalli 219.

Iscriviti alla Newsletter

Inserisci il tuo indirizzo email per ricevere le ultime novità e sconti sui nostri prodotti