Micorrize – Cosa sono e a che cosa servono
Coltivare un orto con metodi biologici significa spesso subire attacchi di insetti e malattie funginee. Queste problematiche che possono distruggere il raccolto non si combattono solamente con l’uso di pesticidi o fungicidi chimici ma anche con strategie di difesa ecosostenibili, che prendono spunto da processi già esistenti in natura. Uno degli ultimi ritrovati della coltivazione bio sono le micorrizze: una tecnica rivoluzionaria che sfrutta l’associazione positiva tra funghi e apparato radicale della pianta.
Cosa sono le micorrize?
Micorrize è un termine si riferisce questo rapporto di simbiosi che si viene a creare nella rizosfera, ovvero la porzione di suolo adiacente alle radici della pianta. Il termine “micorrize” è composto da “mycos” il termine greco per dire fungo e “rhiza” significa radice. Si tratta di un processo di formazione simbiotica, che avviene tra l’elemento primario del fungo, detto micelio, e la radice di una pianta all’interno della rizosfera, ovvero la zona del terreno che circonda la pianta stessa. Tale processo, facente parte del concetto di agricoltura simbiotica, consente una relazione di reciproco beneficio con uno scambio di sostanze energetiche a favore del fungo e di elementi nutritivi e benefici a vantaggio della pianta.
Vantaggi dell’ uso di micorrize
Grazie alle micorrize vi è un notevole aumento dell’apparato radicale della pianta (sia reale che suppletivo). Di conseguenza, questo comporta frequenti vantaggi e benefici:
- Aumento delle capacità di assorbimento ed immagazzinamento dell’acqua;
- Elevato assorbimento degli elementi nutritivi già presenti nel suolo o in quelli aggiunti;
- Maggiore tolleranza agli stress: come ad es. da trapianto, da siccità, termici, ecc;
- Induzione preventiva delle autodifese presenti nelle piante;
- Ripristino della biodiversità microbica del suolo, parte integrante della fertilità;
La creazione di questo particolare microambiente nella rizosfera, genera un’attività di antagonismo per sottrazione di spazio ai patogeni radicali che permette alla pianta una migliore sanità.