Come aiutare il prato quando fa caldo. I Biostimolanti Naturali.
Stress test, i mesi estivi sono sicuramente i più critici per il prato. Ecco alcune strategie per proteggere il tuo tappeto erboso e superare questi intensi fenomeni di caldo estivo senza danneggiare il tuo prato:
1. Alza l’altezza del taglio
Regola l’altezza in base alle temperature stagionali. All’aumentare del caldo aumenta l’altezza del prato. Una maggiore altezza nel periodo estivo:
- Protegge la parte più delicata della foglia, il colletto.
- Contrasta l’evaporazione dell’acqua.
- Aumenta la competitività di specie, contrasta infatti l’insorgere di infestanti togliendo loro spazio e luce.
- Infittisce ed irrobustisce il manto.
2. Taglia l’erba quando è asciutta
Taglia l’erba solo quando è asciutta per evitare che parte dello sfalcio ricada a terra e formi un feltro che potrebbe soffocare il prato e quindi favore l’insorgenza di patologie funginee.
3. Irrobustisci la pianta con biostimolatori
Esegui alcuni cicli di biostimolazione con composti di origine naturale sia in formula liquida che granulare. I biostimolanti favoriscono l’attività metabolica e stimola la ripresa vegetativa e aumentando lo sviluppo delle radici quando il prato è in condizione di stress climatico e ambientale.
L’altezza del taglio
Tagliare il prato è un’attività da fare in modo frequente, nella bella stagione anche ogni 10 giorni, la cui modalità varia in base ad alcune caratteristiche come il tipo di erba, il clima, le temperature e l’esposizione alla luce a cui è soggetto il tuo prato.
Generalmente si cerca sempre di non far superare mai l’altezza di 10 cm, una misura che permette di crescere alla pianta e allo stesso tempo di impedire lo sviluppo delle piante infestanti.
Una regola da rispettare per gestire l’altezza del taglio, comune per qualsiasi tipologia di erba sia presente nel prato, è quella di non rimuovere mai più di un terzo dei fili d’erba, in modo da non stressarlo a causa del taglio eccessivo, che porterebbe inevitabilmente degli sfilacciamenti (scalping).
Se l’erba è molto alta, taglia a 1/3 e poi taglia nuovamente a 1/3 tre giorni dopo. Ripeti fino a raggiungere l’altezza desiderata. Come regola generale, ricorda: “1/3 – 3 giorni”.
I cicli di biostimolazione
I biostimolanti sono composti, liquidi organici o minerali, di origine naturale, con un’elevata concentrazione di alghe marine che supportano la pianta nello sviluppo degli apparati radicali e nel facilitare l’assorbimento delle sostanze nutritive. Durante il periodo estivo è fondamentale eseguire dei cicli di biostimolazione, in via ottimale, nei mesi di giugno, luglio ed agosto per rendere i prati robusti ed in grado di difendersi dai principali rischi di stress.
La frequenza dell’applicazione del biostimolante varia in base alle necessità e al problema che il vostro manto erboso richiede. Preferibilmente l’intervallo minimo tra un ciclo e l’altro è di almeno tre settimane.
La nutrizione del manto erboso
La nutrizione è diventata una pratica sempre più importante nella gestione dei tappeti erbosi e delle colture vegetali in genere, a maggior ragione in relazione alle ultime indicazioni recepite attraverso il Piano d’Azione Nazionale sull’impiego responsabile dei prodotti fitosanitari. Attraverso la nutrizione perfezionata e le giuste pratiche agronomiche si correggono eventuali sbilanciamenti della manutenzione, rendendo i prati robusti e in grado di difendersi dai principali rischi di stress. Le fertilizzazioni liquide si sono trasformate così da semplice complemento ad elemento di fondamentale importanza per la gestione dei vegetali.I concimi liquidi possono essere distribuiti secondo due principali differenti modalità: a bassi volumi d’acqua e conseguente assorbimento fogliare, e/o ad alti volumi d’acqua e corrispettivo assorbimento radicale. Nel primo caso ci si trova di fronte ai cosiddetti trattamenti fogliari, mentre nel secondo ci si imbatte nella fertirrigazione. Il tappeto erboso si differenzia da tutte le altre colture presenti in giardino (alberi, arbusti, fioriture, ecc.) in quanto non determina consumi di prodotti liquidi su volume (una certa quantità di concime liquido diluito in un determinato volume d’acqua), ma fa sempre riferimento alle superfici da trattare. L’acqua è un elemento determinante per rendere il più possibile uniforme la distribuzione e fare in modo che ogni singola pianta riceva il giusto quantitativo di nutriente, ma la quantità di concime da distribuire va sempre determinata sulla superficie che s’intende coprire. Con determinate e più limitate dosi d’acqua, si eseguiranno trattamenti fogliari. Aumentando la quantità d’acqua si virerà verso un assorbimento di tipo radicale con la fertirrigazione.
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